Il presidente catalano: “Legge di amnistia opportunità storica”

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il presidente della Generalitat catalana Pere Aragonès invita in un’intervista a Euronews alla “responsabilità” per approvare la legge che garantisce l’amnistia agli indipendentisti coinvolti nel tentativo di secessione dalla Spagna


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La legge fa parte di un patto stipulato tra il partito socialista spagnolo e i partiti separatisti catalani che ha permesso al presidente Pedro Sanchez di formare un governo di coalizione lo scorso novembre, ma è stata inaspettatamente bocciata dal Parlamento spagnolo con il voto decisivo contrario proprio di un partito indipendentista, Junts per Catalunya del presidente di allora, Carles Puigdemont, che non ritiene il testo completamente soddisfacente.

“Un’opportunità storica”

Il presidente della Generalitat chiede “responsabilità” per approvarla ed evitare quindi ogni rischio di perdere quella che definisce un’opportunità “storica”.

“Invito tutti ad assumersi la responsabilità affinché questa legge di amnistia non sia a rischio, possa essere approvata il prima possibile e tutti i cittadini della Catalogna possano recuperare pienamente i propri diritti e le proprie libertà.

Esquerra Republicana de Catalunya, il partito di Aragonès, appoggia il governo di Pedro Sanchez in cambio di consistenti concessioni all’autonomia della Catalogna. Junts per Catalunya, che pure ha votato per l’investitura di Sanchez, adotta invece una strategia più conflittuale.

“Ognuno decide qual è il proprio modo di lavorare”, dice Aragonès.

“In ogni caso abbiamo un’opportunità storica. Per mantenere la propria stabilità, il governo spagnolo avrà bisogno del sostegno dei 14 deputati indipendentisti e questa è un’opportunità storica per la Catalogna, che dobbiamo sfruttare per ottenere più competenze per la nostra nazione”.

Obiettivo: referendum di autodeterminazione

Ma l’obiettivo più difficile da raggiungere per gli indipendentisti è il referendum sull’autodeterminazione della Catalogna. Pere Aragonès, su questo, confida nella forza e nella capacità negoziale del suo partito.

“Così come un anno fa Sanchez non considerava la possibilità dell’amnistia, adesso mi dice che non vede possibile il referendum. Un anno io vedevo possibile l’amnistia e ho chiesto un referendum. Adesso l’amnistia è in arrivo e ovviamente continueremo a perseguire il referendum sull’autodeterminazione”.

Intanto la legge sull’amministia potrebbe portare al rientro in Spagna degli esponenti del governo catalano che nel 2017 dichiararono l’indipendenza prima di abbandonare il Paese. Primo fra tutti, Puigdemont, che da sei anni vive in Belgio.

, 2024-01-31 18:40:38