Arnaldi vince il suo primo Masters 1000, il coach Petrone afferma: “Matteo ha trovato l’equilibrio”
Il L’Hard Rock Stadium è circondato dalle curve del circuito che tra qualche settimana ospiterà il Gran Premio di Formula 1. Lungo il rettilineo, una ventina di campi di allenamento si svuotano con il passare dei giorni, regalando riservatezza e serenità nella seconda settimana. Sul campo numero 21, Matteo Arnaldi ha iniziato la preparazione per il suo ottavo di finale nel Masters 1000 di Miami alle 13 locali, accompagnato dal sole e qualche goccia di pioggia in vista della sfida con il ceco Tomas Machac.
Sarà il primo ottavo di finale in un Masters 1000 della carriera di Arnaldi, un altro importante passo verso la top 30. Nonostante ciò, non c’è euforia o appagamento; il team è concentrato e sereno, affrontando con naturalezza la stagione dei sogni e i successi del 2024. “Non facciamo troppo caso”, spiega Alessandro Petrone, storico allenatore di Arnaldi. “Pensiamo solo a lavorare e prepararci per la prossima partita. La sfida con Alcaraz a Indian Wells è stata fondamentale, ci ha fatto capire a che livello siamo e cosa dobbiamo migliorare per restare competitivi. Matteo ha analizzato bene la situazione e ha lavorato su ciò che gli mancava, sia in allenamento che in partita, per mantenere questo livello. Siamo soddisfatti di come ha giocato finora e di come ha gestito le partite. È riuscito a chiuderle in due set, evitando di perdere il controllo come in passato. Questo gli ha permesso di raggiungere la seconda settimana, siamo contenti e motivati”.