L’infortunio di Reece James potrebbe essere peggiore di quanto pensato, ammette Mauricio Pochettino | Calcio
Il manager del Chelsea, Mauricio Pochettino, ammette di non sapere se Reece James giocherà di nuovo questa stagione, ma spera che il terzino torni prima della fine della campagna. Il 24enne ha disputato solo otto partite di Premier League quest’anno e non ha giocato dal dicembre scorso a causa di un grave infortunio al muscolo flessore. I problemi fisici hanno colpito la carriera dell’inglese e questa si sta rivelando la sua stagione peggiore in termini di forma fisica, con solo sei presenze in tutte le competizioni fino ad ora. Queste cifre potrebbero non migliorare poiché Pochettino non poteva confermare che il capitano del club giocherà di nuovo questa stagione. “No, non lo so,” ha detto Pochettino sulla possibile ripresa di James questa stagione. “È difficile dire qualcosa perché non voglio che tu pensi “ma, oh, [hai detto questo].” Valuteremo settimana dopo settimana e vedremo. Speriamo di sì, speriamo che sarà disponibile alla fine della stagione”. James ha suggerito su social media il mese scorso che stava intensificando il ritorno agli allenamenti, pubblicando una foto dei suoi scarpini, ma chiaramente i progressi sono lenti. Sembra certo che ogni speranza lontana di entrare nella squadra dell’Inghilterra per l’Euro 2024 quest’estate sia conclusa. È stata una stagione piena di infortuni per i Blues, con l’acquisto estivo Romeo Lavia che è stato dichiarato fuori per la stagione all’inizio di questa settimana dopo aver disputato solo una partita in prima squadra. Nomi come Christopher Nkunku, Wesley Fofana, Levi Colwill e Carney Chukwuemeka sono tutti anche infortunati e Pochettino ammette che i costanti problemi fisici sono una preoccupazione. “Sì, ma non è il momento di parlare,” ha detto. “Certo, siamo professionisti. Nessuno può sottovalutare questa organizzazione. Sappiamo perché, ma non possiamo spiegarlo. Penso che abbiamo una buona organizzazione che sta cercando di risolvere tutti i problemi e di avere i giocatori disponibili. Ma è sempre un processo. Come un processo per giocare bene, è un processo per ottenere i risultati, è un processo per risolvere la situazione”.