Il candidato per Torino è il nuovo Dimitrov: la continuità dalle Finals
Oltre al suo costante rendimento da circa un anno, il giocatore allenato da Daniel Vallverdu e Jamie Delgado è spinto verso le Nitto ATP Finals anche dalla sua capacità di giocare bene su qualsiasi superficie. Cemento, terra o erba, non fa differenza: ha dimostrato più volte di adattarsi bene a qualsiasi condizione, quindi può affrontare con fiducia la stagione sulla terra battuta e successivamente anche su erba.
Tuttavia, sarà importante per lui tornare a ottenere buoni risultati anche nei tornei del Grande Slam: sebbene abbia raggiunto le semifinali in tre su quattro (manca solo Parigi), non si vede ai quarti di finale da oltre tre anni e a gennaio a Melbourne ha subito una sconfitta al terzo turno contro il portoghese Nuno Borges. Ma non c’è da preoccuparsi: se in passato si sarebbe abbattuto, ora è più forte che mai e il potenziale per tornare fra gli otto maestri delle Nitto ATP Finals potrebbe essere uno stimolo per continuare a lavorare nei prossimi mesi.
Inoltre, nella sua precedente partecipazione al torneo dei maestri nel 2017, è stato lui a vincere il titolo all’O2 Arena di Londra, diventando l’unico giocatore nella storia del Masters a conquistare il successo alla prima partecipazione. Anche se quella edizione non è stata la più avvincente, con Dimitrov che ha dovuto superare avversari come Thiem, Goffin, Carreno Busta e Sock per vincere il titolo, rappresentò il momento più importante della sua carriera. Sembra che quella vittoria avesse segnato una svolta, ma ora potrebbe essere il momento giusto per il bulgaro per tornare al successo.