VALUTAZIONI DEI GIOCATORI | Heidenheim 3-2 Bayern Monaco

Heidenheim ha ottenuto una famosa vittoria alla Voith-Arena sabato, ribaltando un deficit di 2-0 per battere il Bayern Monaco 3-2, diventando la prima squadra neo-promossa nella storia della Bundesliga a battere il Bayern dopo essere stata in svantaggio di due gol.

Le reti di Harry Kane e Serge Gnabry hanno messo il Bayern in vantaggio comodo all’intervallo. Kane ha segnato il suo 32° gol in Bundesliga della stagione, mentre Gnabry ha segnato il suo terzo gol in quattro partite di campionato da quando è tornato da un infortunio.

Ma una caratteristica di questa squadra di Frank Schmidt è che non si arrenderanno mai senza combattere. Ci sono stati solo 86 secondi tra il gol di Kevin Sessa che ha riportato Heidenheim a un solo gol prima che Tim Kleindienst pareggiasse la partita al 51° minuto dopo un marcamento scarso. Kleindienst ha poi segnato il suo secondo gol del pomeriggio a 11 minuti dalla fine, prima che Heidenheim difendesse a vita seguendo l’attacco del Bayern.

Heidenheim ha difeso eroicamente per ottenere una vittoria famosa contro i campioni in carica. Ora sono più vicini alla qualificazione per l’Europa che ai posti di retrocessione automatica, ed è un tributo al lavoro incredibile che Schmidt ha fatto al club.

Questa vittoria passerà alla storia del club.

Valutazioni dei giocatori di Heidenheim
Kevin Müller (7); Omar Traoré (6), Patrick Mainka (7), Benedikt Gimber (6), Jonas Föhrenbach (6); Jan Schöppner (5), Lennard Maloney (6); Eren Dinkçi (6), Adrian Beck (6), Jan-Niklas Beste (8); Tim Kleindienst (9)

Altri: Kevin Sessa (8), Marnon-Thomas Busch (6), Marvin Pieringer (7), Denis Thomalla (-)

Valutazioni dei giocatori del Bayern Monaco
Sven Ulreich (4); Joshua Kimmich (5), Dayot Upamecano (4), Kim Min-jae (5), Alphonso Davies (5); Konrad Laimer (4), Leon Goretzka (5); Thomas Müller (6), Jamal Musiala (6), Serge Gnabry (7); Harry Kane (6)

Altri: Mathys Tel (6), Eric Maxim Choupo-Moting (5), Bryan Zaragoza (-), Raphael Guerreiro (-)

GGFN | Daniel Pinder