Erik ten Hag in bilico, Liverpool inciampa e il dilemma nel centrocampo del Man Utd | Calcio
Il Premier League ha servito ancora una volta una partita emozionante domenica, con il Liverpool che è stato fermato sul pareggio 2-2 dal Manchester United. Ma lontano dall’essere una competizione equilibrata, è stata tanto sbilanciata quanto qualsiasi altra partita che i Merseysiders profligati abbiano avuto all’Old Trafford negli ultimi anni.
Ci si poteva perdonare di pensare che il thriller a sette gol di giovedì tra Chelsea e United a Stamford Bridge fosse stato semplicemente messo in pausa, con la partita che si è trasformata in un ritmo quasi identico, caotico, nei primi scambi.
C’erano occasioni da entrambe le parti, il centro del campo è stato nuovamente bypassato, mentre il Liverpool si è frequentemente scagliato contro una difesa che aveva superato in numero – anche se non ha sfruttato al massimo le numerose opportunità che si sono presentate.
Con il nono tiro nella ventitreesima minuto, Luis Diaz ha finalmente dato ai visitatori il vantaggio che sembrava inevitabile. Le occasioni sono continuate e, come spesso è successo al United questa stagione, si iniziava a chiedersi quanti gol avrebbero potuto subire.
Ma il United ha anche l’abitudine di resistere e ha ottenuto un gol tipicamente strambo pochi minuti dopo la ripresa con Bruno Fernandes che ha segnato praticamente dal centrocampo. Il Liverpool continuava a trovare spazio in contropiede, continuava a sprecare occasioni ed è stato punito da un’altra giocata di classe di Kobbie Mainoo.
Mohamed Salah ha segnato tardi su rigore e le parti si sono divise i punti, ma il risultato ha fatto poco per fermare la sensazione che il United stia regredendo sotto Erik ten Hag. Un punto, sì, ma altri 28 tiri subiti e più domande che risposte…