Sinner conquista Monte-Carlo e punta a Parigi: un doppio obiettivo.

La terra rossa bisogna imparare a conoscerla bene. Questa è la battuta che l’anno scorso è stata di Daniil Medvedev dopo la sua vittoria a Roma, e ora è anche di Jannik Sinner prima di Monte-Carlo. “Bisogna fare amicizia con la terra”, ripete Jannik mentre cerca di spiegare il suo rapporto con questa superficie che mette alla prova il suo talento.

“Il mio primo grande risultato negli Slam è arrivato proprio sulla terra, al Roland Garros del 2020 (anche se ho perso nei quarti contro Rafael Nadal), quindi so che posso giocare bene su questa superficie. La verità è che mi sento meno a mio agio rispetto al cemento. Ho avuto un ottimo inizio di anno, ho vinto tanto e superato le aspettative. Ma ora dobbiamo ricominciare. Per me Monte-Carlo è come un allenamento agonistico. Spero solo che duri più di una partita”.