Il problema era la conducente
(Motorsport-Total.com) – La causa del cattivo (secondo) avvio di Nico Hülkenberg al Gran Premio del Giappone a Suzuka è stata chiarita. La colpa non è della tecnologia, ma del pilota: “Non ha rilasciato correttamente la frizione. Di conseguenza, l’auto è passata alla modalità di emergenza e ha perso molte posizioni”, conferma il team principal di Haas Ayao Komatsu.
Nico Hülkenberg è scivolato dal decimo al quindicesimo posto al riavvio dopo l’incidente tra Ricciardo e Albon ed è scivolato ulteriormente al diciassettesimo posto, con solo la Williams di Logan Sargeant dietro di lui in pista.
Quando ha rilasciato le sue prime interviste subito dopo la gara, era già chiaro che il “modalità anticipo” si era attivata; tuttavia, la causa non era ancora nota. Hülkenberg: “Non so perché, come o perchè. Devo guardare i dati per vedere se si trattava di un problema tecnico o se sono stato troppo aggressivo nell’uscita”.
Ora è chiaro: è stato un suo errore. Molto diverso dal primo (vero) avvio, durante il quale è riuscito a migliorarsi dal dodicesimo al decimo posto. “Ha recuperato posizioni”, elogia Komatsu.
A parte il cattivo avvio, il team principal di Haas non ha nulla da ridire sulla prestazione di Hülkenberg: “Dal fondo al 11° posto, cinque secondi dietro a Tsunoda… bisogna dire: senza l’errore avrebbe sicuramente ottenuto un punto. Frustrante, perché abbiamo perso una chance.”
In generale, Haas è ottimista. Dopo quattro Gran Premi, il team si trova al settimo posto nella classifica costruttori, con quattro punti, di cui tre portati da Hülkenberg. Il pilota tedesco attualmente si trova al 13° posto nella classifica piloti.
“La cosa positiva è che Suzuka è stata la nostra pista peggiore finora”, analizza Komatsu. “Ho sempre detto che dovevamo aspettare quattro o cinque gare per capire dove si trova l’auto, e su queste quattro piste Suzuka è la più difficile. E se siamo competitivi sulla pista più difficile, è un segno molto positivo.”
È certo che Haas non ha abbastanza carico aerodinamico nelle curve veloci. “Dobbiamo migliorare questo”, dice Komatsu. Così come “alcune caratteristiche dell’asse anteriore dell’auto”. Tuttavia, anche senza queste migliorie, Haas sarebbe stato in grado di ottenere punti a Suzuka. Komatsu è convinto che “se non avessimo perso due posizioni nel pit stop di Kevin, avremmo potuto restare davanti a Tsunoda.”
“Non me lo aspettavo”, si rallegra. “In qualifica abbiamo portato solo una macchina in Q2. Il dodicesimo posto di Nico è stato sorprendente. Durante la gara pensava che sarebbe stato difficile mantenerlo. Ma è scivolato indietro eppure è riuscito a risalire. È stato buono, è stato davvero buono.”