La gestione controversa di Bakker all’Atalanta: fallimento o errore di valutazione da parte di Gasperini?

La gestione di Bakker all’Atalanta: dalle premesse iniziali alla visione di Gasperini alla frustrazione post Cagliari

Minuto 86, Cagliari Atalanta si sta concludendo per 2-1, la lavagnetta luminosa viene alzata: dentro Ruggeri, fuori Bakker che era subentrato ad Hateboer nel secondo tempo sfornando una prestazione altalenante. L’olandese appena uscito ha una frustrazione talmente evidente da essere visibile dallo schermo televisivo.

Mitchel Bakker, terzino sinistro olandese classe ’00, è arrivato all’Atalanta durante l’estate con grandi aspettative. Reduce dall’esperienza al Paris Saint-Germain, dove ha giocato a sprazzi ma ha dimostrato di avere del potenziale, è stato accolto con entusiasmo dai tifosi nerazzurri.

Sin dalle prime partite, però, la sua gestione da parte di Gasperini è stata altalenante. A volte titolare, altre volte relegato in panchina, Bakker sembra avere difficoltà ad entrare nella filosofia di gioco dell’allenatore bergamasco. La sua natura più difensiva sembra non collimare con le richieste di Gasperini, che preferisce terzini più propositivi in fase offensiva.

La partita contro il Cagliari è stata l’ennesima dimostrazione di questa difficoltà di adattamento. Bakker ha spesso faticato a coprire la sua fascia, lasciando spazio agli attacchi avversari, e ha peccato di imprecisione in fase di possesso palla. La sua sostituzione a pochi minuti dalla fine sembra essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua frustrazione.

Bakker si è dimostrato un giocatore di qualità, ma deve ancora trovare la giusta quadratura per entrare a pieno regime nella squadra di Gasperini. Il tecnico italiano dovrà lavorare sulla gestione di questo giovane talento, per guidarlo verso la crescita e l’adattamento al suo sistema di gioco.

La stagione è ancora lunga e ci sono molte partite da disputare. Bakker ha dimostrato di avere il potenziale per diventare un titolare fisso dell’Atalanta, ma dovrà lavorare sodo per conquistarsi la fiducia dell’allenatore e dei suoi compagni di squadra. La strada è ancora lunga, ma con impegno e determinazione, il giovane terzino olandese potrà dimostrare il suo valore e raggiungere grandi traguardi con la maglia nerazzurra.