Avere piloti americani in MotoGP sarà un processo lungo, sottolinea Carmelo Ezpeleta.
Nonostante campioni del passato come Kevin Schwantz, Nicky Hayden o Wayne Rainey, attualmente MotoGP non ha più piloti americani in griglia. Joe Roberts, che corre in Moto2, è il più alto classificato, ma le sue prestazioni nella categoria intermedia non lo mostrano come un talento eccezionale. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha discusso di questa carenza di piloti americani.
Lo spagnolo ha spiegato a GPOne.com che i potenziali futuri piloti devono iniziare lo sviluppo sin da giovani, e negli Stati Uniti non esiste più un percorso così chiaro verso la MotoGP come un tempo:
– Per avere piloti americani, o da qualsiasi altro luogo, dobbiamo iniziare fin da giovani. Negli Stati Uniti, in passato, il WSBK era una strada per la MotoGP, ma ora con il MotoAmerica, non è più così, anche se è un campionato di alto livello e il nostro rapporto con Rainey è ottimo.
Secondo Ezpeleta, la possibilità di avere campionati simili alle European e Asian Talent Cups è in fase di valutazione, anche se ammette che non sarà semplice implementarli negli Stati Uniti:
– Dobbiamo pensare a campionati più piccoli e capire come avere competizioni simili a quelle che abbiamo in Europa o Asia. Negli Stati Uniti ci sono alcune difficoltà dovute all’età minima dei piloti, ma cercheremo di avere piloti americani.