Scamacca: ‘Una fantastica notte, tutti pensavano che fossimo condannati’
Nonostante la sua prestazione da migliore in campo nella spettacolare vittoria per 3-0 dell’Atalanta contro il Liverpool ad Anfield giovedì sera, Gianluca Scamacca non era pronto a lasciarsi trascinare troppo via, poiché il suo obiettivo è già rivolto al ritorno dei quarti di finale di Europa League a Bergamo la prossima settimana.
L’ex attaccante del West Ham, che ha segnato due gol e creato l’occasione per il terzo gol dell’Atalanta, ha riconosciuto che la maggior parte considerava il Liverpool nettamente favorito, ma insiste sul fatto che la squadra di Gian Piero Gasperini ha sempre avuto fiducia in se stessa.
“È una notte fantastica, tutti pensavano che fossimo spacciati ma abbiamo creduto in noi stessi fin dall’inizio, siamo felici, ma c’è ancora il ritorno”, ha detto a Sky dopo il fischio finale a Merseyside.
“Abbiamo cercato di affrontarlo il più serenamente possibile, uscendo in campo con coraggio. Queste imprese accadono come squadra, non come individui, se non fosse stato per i miei compagni di squadra, non avrei avuto quelle opportunità.”
Scamacca, che ora ha segnato cinque gol nelle ultime cinque partite in tutte le competizioni, non è stato convocato da Luciano Spalletti per l’ultima squadra nazionale italiana, nonostante una presunta carenza di opzioni in avanti.
Quando gli è stato chiesto se provava sentimenti di vendetta dopo la sua prestazione di alto livello contro il Liverpool, ha risposto: “Questi sono gol per l’Atalanta, l’obiettivo principale è aiutare la squadra a vincere partite e progredire.”
“È un viaggio che è iniziato ad agosto, ci sono stati momenti difficili, ma quando credi in qualcosa, alla fine vieni premiato. Questa sera siamo stati premiati sia come squadra che come individui.”
I giornalisti hanno anche suggerito che Scamacca non avesse completamente realizzato l’importanza di ciò che era riuscito a fare sul campo di Anfield.
Quando gli è stato chiesto se era veramente consapevole della sua prestazione, ha risposto: “C’è un’altra partita da giocare, quindi non mi piace entusiasmarmi troppo per questo tipo di cose, vedremo più avanti.”
Nonostante la sua non convocazione per gli ultimi impegni internazionali, Scamacca non nutre rancore nei confronti della nazionale.
“Penso che non essere stato convocato fosse giustificato, non c’è alcun sentimento di vendetta perché questo è un processo che è iniziato sei o sette mesi fa. Ora stiamo raccogliendo i frutti. È un punto di partenza per me e per noi.”