Capello: «De Rossi mostra personalità fin da giovane. E sa comunicare più di Mou»
Fabio Capello, ex allenatore della Roma, ha recentemente parlato di Daniele De Rossi, un giocatore che ha lanciato proprio lui, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Capello ha raccontato un episodio significativo riguardante l’esordio di De Rossi in prima squadra: “Aquilani giocò un primo tempo così così, solo ‘passaggini’ orizzontali, nulla a che vedere con quello che faceva in allenamento. All’intervallo gli dico: ‘Alberto, fai quello di cui sei capace’. Ma niente, era bloccato. Così a un certo punto lo sostituì. Poi feci entrare Daniele. Ecco, De Rissi giocò come in allenamento. Sa che vuole dire? Personalità. A fine stagione dissi alla società: ‘Aquilani va in prestito, ma quest’altro resta qui con me’.”
Capello ha inoltre elogiato le qualità tattiche di De Rossi, affermando che per giocare nel ruolo di centrocampista hai bisogno di essere un vero allenatore in campo, con una visione d’insieme del gioco. De Rossi era considerato un calciatore con un’intelligenza tattica superiore, il che spiega il suo successo anche come allenatore.
Il tecnico ha anche commentato la crescita di Lorenzo Pellegrini e l’impatto positivo che De Rossi ha avuto sulla squadra: “Prendete Celik, De Rossi l’ha rivitalizzato. O la scelta di Svilar in porta. Tutto nasce da quanto sei credibile nello spogliatoio. Se i calciatori ti riconoscono, poi ti seguono.”
Infine, Capello ha parlato dei presunti problemi di comunicazione tra De Rossi e l’ex allenatore della Roma, Mourinho: “A Lecce la Roma ha fatto maluccio e De Rossi si è detto insoddisfatto della prestazione dei suoi. Il messaggio era ‘potete far meglio di così’. Mou, invece, ha spesso criticato la qualità della rosa e forse qualcuno non l’ha presa bene.”
In conclusione, Fabio Capello ha elogiato il calcio praticato da De Rossi, sottolineando il suo approccio basato sul possesso palla, sull’attenzione e sulla rapidità: “Rispetto alla Roma di Mou, porta più uomini nell’area avversaria, proprio perché gli esterni e Pellegrini adesso sono più coinvolti.” La sua esperienza e le sue capacità tattiche stanno portando ottimi risultati alla squadra.