Guardando a me stesso: Non solo Rune, ma anche il caos dei peccatori
Tranquillo e lucido nonostante una partita estremamente difficile contro un avversario in forma e anche incline alla battaglia verbale (almeno con il pubblico), Jannik Sinner analizza la sua vittoria in tre set contro Holger Rune, che lo aveva sconfitto a Montecarlo lo scorso anno. Questa vittoria lo porta verso il match con Stefanos Tsitsipas, nella prima semifinale in programma per venerdì.
“Affrontare Rune non è mai semplice, specialmente in partite del genere. Sono contento delle sensazioni avute in campo, con uno scambio lungo e fisico. Le controversie tra Rune e il pubblico? Io mi sono concentrato solo su me stesso, lui può cercare di distogliere l’attenzione, come ha fatto anche l’anno scorso, ma io devo concentrarmi solo sulla partita e questo fa parte della mia crescita. Vedremo cosa succederà domani contro Stefanos, che sta giocando davvero bene”.
Il numero 2 del mondo, che ha perso solo una partita quest’anno (con Alcaraz a Indian Wells), continua a dimostrarsi in gran forma. “Avrei potuto chiudere già nel secondo set, ma la partita ha preso un’altra piega e ho cercato di rimanere concentrato dopo aver perso al tie-break. Nel terzo set mi aspettavo una battaglia molto dura, ed è stato così. Sono orgoglioso di aver vinto oggi”. Le sfide tra Sinner e Rune non deludono mai. “Penso che sia stata una grande partita, sia per noi giocatori che per chi l’ha guardata”. Poi si passa dal campo alla vita di Jannik. “Amo il tennis da sempre e lo vivo con gioia. Raggiungere questo livello mi ha insegnato molte cose e è necessario passare anche per le sconfitte per diventare questo tipo di giocatore”.
Le variazioni, in una partita così particolare, stavano per fare la differenza a favore del fantasioso Rune. “Lui si muove bene e interpreta i movimenti dell’avversario. Sa restare indietro e scambiare, può variare le traiettorie e attaccare, può anche utilizzare le smorzate. Sono riuscito a rimanere saldo e nel terzo set ho intensificato la risposta, che forse è stata la chiave della partita. Nei miei turni di servizio mi sono sentito bene, nonostante le due palle break concesse. Potevo sfruttare di più e meglio le smorzate, ma lavorerò anche su questo”.
Il rovescio a una mano di Tsitsipas, in vantaggio 5-3 negli scontri diretti, potrebbe essere una sfida nella prossima partita. “Sarà difficile contro il greco che ha vinto qui due volte, si trova a suo agio su questi campi. Sarà una partita tattica e fisica: devo essere preparato per ogni situazione”. Jannik (che si è cucinato pasta e insalata ieri sera) potrebbe ripetere la stessa routine oggi, prima della semifinale. Ora si trova tra l’élite del tennis, insieme a Federer, Nadal e Djokovic che erano riusciti a raggiungere almeno le semifinali a Melbourne, Indian Wells, Miami e Monte-Carlo nello stesso anno. “E’ un bel traguardo, ma io penso sempre al giorno successivo. So su cosa devo lavorare dopo questo torneo per arrivare al meglio a Madrid e Roma e poi essere pronto per Parigi, il torneo più importante. Forse a Madrid sarò un po’ stanco, ma ora inizia la parte più intensa della stagione”. Dopo il Roland Garros c’è Wimbledon e si entra nel cuore della stagione”.
Rune, che ha portato la partita verso la confusione e ha litigato un po’ con tutti, ha cercato indirettamente di destabilizzare Sinner. “E’ successo anche con altri giocatori, fa parte del gioco. Ci saranno altre partite con polemiche del genere e io devo essere pronto. Rune è diverso dagli altri? Non è l’unico con questo temperamento, forse in passato reagivo diversamente a queste situazioni. L’importante è rimanere concentrati sul proprio gioco, perché alla fine quello che conta è giocare il punto”. Ho imparato la lezione l’anno scorso, quando ho perso contro di lui”. La maturità di Sinner è impressionante, ma ciò non sorprende.