L’abbraccio di Aryna a Paula: l’umanità che apre le porte alle Olimpiadi
La celebre battuta “Mi avevi già convinta al ciao” di Jerry McGuire è stata superata dalla espressività di Aryna e Paula, con lo sguardo dispiaciuto e afflitto di Paula Badosa che si è trovata costretta a interrompere il match contro la sua amica più cara sul circuito WTA Tour a Stoccarda, a causa di un infortunio sul 3-3 del terzo set.
Il viso corrucciato della talentuosa tennista spagnola, considerato uno dei più belli del tennis moderno, trasmetteva più di mille parole, così come i movimenti decisi della bielorussa, che pur essendo fisicamente forte, mostrava un’anima dolce e delicata mentre si avvicinava con passi felpati verso la sua avversaria ferita.
Questa scena avrebbe potuto essere gestita in modo diverso da un ufficio stampa più attento, considerando le situazioni spesso cariche di tensione e emozioni nel mondo del tennis, dove le partite terminano con saluti rapidi, gesti sofferti e reazioni di rabbia e frustrazione. Il tennis, uno sport intenso e competitivo, può portare i giocatori a odiare l’avversario, sfogando le proprie emozioni anche con comportamenti non sempre appropriati.