Grecia, proteste contro la riforma dell’università
Proteste in varie città della Grecia contro il piano che autorizza le università private. Per i manifestanti danneggerebbe il sistema pubblico e l’accesso agli studi delle fasce più deboli. Il governo Mitsotakis vuole invece trattenere i cervelli in fuga.
Le marce degli studenti ad Atene e in altre città della Grecia giovedì, contro il progetto del governo di centrodestra di autorizzare le università private, si sono concluse in pesanti scontri con la polizia.
Nella capitale greca i manifestanti hanno attaccato i cordoni di sicurezza, dato fuoco ai cassonetti della spazzatura e lanciato pietre contro gli agenti in assetto antisommossa, sia nei pressi del Parlamento greco sia lungo le strade di Atene.
La polizia ha risposto con gas lacrimogeni e ha effettuato diversi arresti.
“Gli studenti lotteranno fino alla fine per ottenere ciò che ci spetta. Abbiamo già una prima vittoria: invece di essere già una legge, come aveva detto il primo ministro a gennaio, è ancora un disegno di legge” ha dettoCharis Bon, uno dei dimostranti.
La riforma dell’università in Grecia penalizzerebbe i redditi bassi
Gli oppositori delle riforma, che dovrebbe essere presentata in Parlamento questo mese, sostengono che le modifiche minerebbero le università statali el’accesso all’istruzione superiore per le persone provenienti da famiglie a basso reddito.
Il governo conservatore di Kyriakos Mitsotakis ha in agenda per quest’anno diverse riforme, forte della schiacciante vittoria elettorale dello scorso anno.
Il sostegno alle università private ha l’obiettivo di fermare la partenza verso l’estero ogni anno di migliaia di greci in cerca di un’educazione migliore.
Altre manifestazioni sono in programma per la prossima settimana.
, 2024-02-01 20:12:24