Grigor domina la top 10: Sinner è già il numero 1

“Bella domanda, davvero una bella domanda”. Questo è ciò che Grigor Dimitrov ha risposto quando gli è stata posta la domanda su dove collocherebbe Jannik Sinner tra i giocatori che lo hanno messo maggiormente in difficoltà. La sola riflessione intensa di Grigor è stata un riconoscimento della grandezza del suo avversario che lo aveva appena sconfitto. Nonostante ciò, alla fine l’unica risposta possibile è stata rivolta a colui che per tutta la carriera è stato chiamato “Il piccolo Roger”: “Federer – ha risposto Dimitrov – è stato il più difficile che abbia affrontato. Una volta a Wimbledon, mi è venuta voglia di scavarmi un buco nel prato e sparire immediatamente”.

“Complessivamente – ha continuato Dimitrov, ora di nuovo top 10 ATP – voglio concentrarmi solo sugli aspetti positivi di Miami. È un torneo in cui non ho avuto successo negli ultimi anni, ma questa settimana sono stato estremamente determinato. Sono accadute cose importanti anche dietro le quinte e ho sconfitto avversari molto forti. Non dimentichiamo che ero sotto di un set e 5-2 nel tie-break al primo turno”.

Detto questo, per Grigor non ci sono dubbi: è stata la settimana di Jannik: “Sta giocando un tennis fantastico. È davvero impressionante come abbia mantenuto quel livello. Voglio solo godermi questo momento. Quando vinci spesso, devi essere in grado di gestire partite del genere, quindi penso che questo sia il prossimo passo per me. Ora ci sono i tornei su terra, e non vedo l’ora di affrontarli”.

Ma come fermare Sinner? “Molti dei suoi match sono stati facili perché ha una velocità di gioco superiore in questo momento. Ovviamente ogni giocatore ha un punto debole. Forse proverò qualcosa di diverso la prossima volta che lo affronterò. Quando lui prende fiducia, diventa ancora più difficile giocare contro di lui o metterlo in difficoltà”.

Nel frattempo, Dimitrov è tornato a mostrare un ottimo gioco. Miami non è stato un caso isolato: “Non parliamo solo di questa settimana. Penso agli ultimi sette, otto mesi, in cui ho cresciuto molto: questo mi ha permesso di tornare nella top 10. Sono estremamente felice, ma adesso mi interessa trovare un modo per rendere le cose difficili ai giovani. Ho giocato contro tante generazioni diverse e sento sempre la necessità di adattarmi e imparare dagli altri”.

Infine, si torna a parlare di Jannik, evidenziando la sua eccezionale prestazione: “In questo momento, Jannik sta giocando un tennis eccezionale. Si vede quanto sia concentrato, determinato, e il suo modo di colpire la palla. Non sento la necessità di paragonarlo ad altri giocatori. Può giocare meglio? Non lo so. Spetta a lui dimostrarlo. Ha dimostrato di poter mantenere un alto livello in molte partite, quindi tutto il merito è suo. Attualmente è il miglior giocatore al mondo, senza dubbio alcuno”.