L’Italia mira a conquistare nuovi record di vittorie: ecco i 5 titoli Atp ad aprile

Il primato dei giocatori italiani fra i primi dieci è ormai a un passo, manca solo un giocatore per raggiungerlo, visto che nove azzurri si sono posizionati nell’élite della classifica di questa settimana. Ma c’è un altro record che è alla nostra portata, considerando l’andamento attuale.

Con la vittoria di Matteo Berrettini a Marrakech, in Marocco, l’Italia del tennis ha conquistato il quinto torneo Atp della stagione. Siamo appena all’inizio di aprile. Sei titoli sono stati vinti da Jannik Sinner (tra i quali spiccano l’Australian Open, Rotterdam, Miami), insieme a lui si sono messi in mostra anche Luciano Darderi (che ha vinto a Cordoba su terra battuta) e appunto Berrettini. Quest’ultimo ha affermato che per lui questa è solo l’inizio, lasciando presagire ulteriori successi.

Ma quando l’Italia ha fatto meglio di così in passato? Si tratta di poche occasioni, concentrate soprattutto negli ultimi anni. Il record assoluto è di sette trionfi in un anno, raggiunto nel 1977 e nel 2021. In altre stagioni la performance è stata comunque positiva, con sei successi nel 1976, nel 2018 e nel 2022, e cinque vittorie nel 2019 (escludendo il trionfo di Jannik nelle Next Gen Atp Finals).

Bisogna anche considerare l’importanza di ogni vittoria. E già quest’anno siamo vicini alla vetta. Mai avevamo vinto un torneo dello Slam diverso dal Roland Garros. Mai avevamo visto un giocatore conquistare tre titoli di tale importanza come quelli di Sinner in questo inizio di stagione. Nel 1976, Panatta vinse al Roland Garros e a Roma, ma non riuscì a completare la tripletta.

L’obiettivo ora è superare il record di sette vittorie, che finora è stato il massimo raggiunto. In certi anni sembrava un traguardo lontano, impossibile per il tennis italiano. Ad esempio, dal 21 marzo 1994 al 26 maggio 2001, si vinse solamente un titolo nel circuito maggiore, nel 1998 ad opera di Andrea Gaudenzi, attuale presidente Atp, a Casablanca. Era solo un torneo 250, ma sembrava una grande conquista. Oggi vincere un Masters 1000 sembra un traguardo normale.

Mancano otto mesi alla fine della stagione e ci sono ancora molti tornei da disputare per migliorare il record italiano. Ora ogni settimana è un’opportunità per vincere, che si giochi sulla terra, sul cemento, sull’erba o al coperto, non fa differenza. Abbiamo un gruppo di giocatori che possono fare la differenza ovunque e contro chiunque: arrivare a otto titoli non sembra più impossibile.